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Attività motoria “outdoor” tra benessere e sostenibilità

Camminare, correre, andare in bicicletta, praticare l’escursionismo, l’arrampicata: tutte attività all’aria aperta che negli ultimi anni, ma soprattutto in questo periodo, stanno avendo una nuova vita e stanno portando molte persone a svolgere attività fisica all’aria aperta immersi nella natura e stanno aiutando a migliorare la salute fisica e psicologica di chi le pratica.

Ma cosa sta succedendo?

Perché vediamo sempre più persone indossare le scarpe da running o da trail running e lasciare alle spalle il traffico della città per godersi un’ora di libertà all’aria aperta, oppure solamente per fare una passeggiata nel verde cittadino o un’escursione più impegnativa tra i sentieri di un bosco vicino?

Perché si vede sempre più spesso il proprio vicino di casa salire sulla sua bicicletta, mountain bike o da corsa che sia, allacciare il casco e partire per poi ritornare qualche ora più tardi stanco, ma felice?

L’ultimo anno appena trascorso, purtroppo, è stato contraddistinto da una terribile pandemia che ci ha costretto a rimanere per molto tempo chiusi nelle nostre case e ci ha privato dei nostri affetti e della nostra libertà. Questo periodo però ci ha fatto anche riflettere, ci ha fatto pensare a come utilizziamo il nostro tempo libero, a come ci muoviamo e al nostro concetto di libertà.

Le palestre chiuse, le attività sportive sospese per molto tempo, soprattutto quelle di squadra, i luoghi di aggregazione sociale e ludica non più frequentabili hanno portato le persone a rivedere il loro concetto di tempo libero. L’attività motoria “outdoor” è stata rivalutata da una grande quantità di persone, anche da chi non l’aveva mai, o quasi, considerata.

Sta cambiando quindi l’idea del muoversi e del movimento, ed è evidente che c’è una maggiore consapevolezza per quanto riguarda la vita attiva e i suoi benefici.

Chiunque abbia provato a camminare in mezzo alla natura, pedalato lungo una strada solitaria e immersa nel verde, o abbia solo fatto quattro passi in un parco, ha sicuramente preso coscienza delle sensazioni positive provate durante queste attività. E ciò che sperimentiamo, è frutto di modificazioni e adattamenti fisiologici che avvengono dentro di noi, ci fanno stare meglio e contribuiscono a migliorare il nostro stato di salute.

L’attività fisica, soprattutto se compiuta con un buon dispendio energetico, ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare, respiratorio e muscolare, e soprattutto abbassa i livelli di stress. Il lavoro muscolare è importantissimo per la produzione di alcuni ormoni come le endorfine, che abbassano i livelli di stress e regolano molti processi dell’organismo, e le citochine, dette anche miochine, che agiscono sullo status infiammatorio di vari tessuti e organi e aiutano a prevenire malattie cardiovascolari, come aterosclerosi, e malattie metaboliche, come il diabete di tipo 2.

Il passeggiare a buon ritmo lungo un sentiero di montagna, su un lungomare o lungofiume respirando aria pulita e apprezzando ciò che ci sta intorno ci aiuta a stare meglio, rispettando l’ambiente. Lo stesso vale se decidiamo di utilizzare la bicicletta ogni giorno per andare al lavoro, a scuola o per raggiungere i nostri luoghi di interesse, oppure se utilizziamo questo mezzo per esplorare il territorio con il solo utilizzo delle nostre gambe. Il proprio corpo è il nostro primo mezzo di trasporto e il nostro motore principale. Siamo nati per muoverci.

Questo cambiamento di prospettiva è un fattore che può migliorare il benessere collettivo della società e va di pari passo con un’idea di maggior sostenibilità ambientale. Quello che possiamo fare oggi quindi è stimolare questo tipo di attività, promuoverla e farla sperimentare il più possibile, perché ci farà cambiare dentro e fuori ma soprattutto ci farà scoprire il mondo sotto un’altra prospettiva.

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