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Cicloturismo 2018: i numeri

Il turismo esperienziale, l’escursionismo e il cicloturismo sono segmenti in costante crescita nell’ambito dell’industria turistica, non solo su base locale. In particolare, nel nostro territorio i numeri continuano a crescere e a segnare incrementi a due cifre. Anche dai recenti report su base nazionale elaborati da Legambiente e altre associazioni si evidenzia un solido incremento dell’economia della bicicletta distribuendo significativi benefici sui territori coinvolti.

Nel dettaglio, come ogni anno, condividiamo i numeri di stima dei flussi del turismo in bicicletta sul territorio di Muggia (gennaio-dicembre 2018):

I dati sono stati raccolti incrociando fonti multiple: linea trasporti marittimi / tour operator italiani e stranieri / dati soggiorni PromoTurismo FVG / accessi ricevuti presso l’Info/Bike point di Piazza Caliterna e i contatti i attraverso i nostri canali Fb e web (viaggiareslow.it / viaggiarefree.it / parenzana.it).

I report dei tour operator, tra i quali FunActiveGiroLiberoJonas, HeliaDie LandpartieBacher ReisenHofstetter ReisenIslandHoppingTripsiteBackroads, CiclismoClassico e altre agenzie minori, sommati a escursionisti autonomi e gruppi nazionali-esteri portano i numeri totali ad attestarsi, probabilmente per difetto, ad uno scenario di stima tra i 15.000 e 15.500 cicloturisti all’anno con un aumento complessivo tra il 13 e il 16% rispetto ai valori 2017.

Direzioni: 60% Parenzana – 35% lungo la costa (direzione Koper-Capodistria) – 5% altro

Dai dati emerge che è in crescita anche l’interesse delle agenzie verso il nostro territorio: più di 15 Tour operator nazionali e internazionali propongono in catalogo viaggi con transito (alcuni con pernottamento) nel nostro comune. (il numero è cresciuto rispetto al 2017)

Provenienza dei cicloturisti:

35% Nazionali

(di cui 40% Triveneto – 15% Lombardia – 15% Emilia Romagna – 30% altri: Lazio/Piemonte/Toscana/Umbria..ecc..)

35% Austria / Germania

20% Paesi dell’Est: Slovenia/Rep. Ceca/Slovacchia/Russia/Ungheria ..

10% diversi: Svizzera / Francia / Olanda / Spagna / Gran Bretagna / Scandinavia / Australia / Stati Uniti / Canada..

Dai contatti emerge un leggero aumento di passaggi di turisti stranieri (+10%). Sostanzialmente stabile invece il flusso di turisti italiani (+3%).

Mesi con maggiori afflussi (in ordine decrescente):

settembre/agosto/luglio/maggio/giugno/ottobre/aprile …

Nei numeri, NON sono stati considerati i passaggi dei turisti di prossimità o escursionisti / transfrontalieri che peraltro sono presenti durante l’intero arco dell’anno sul territorio.

Tali incrementi peraltro sono pienamente sovrapponibili ai numeri che provengono dalle vicine aree turistiche, quali quelle dell’Istria slovena e croata, dell’AlpeAdria e della regione litorale-quarnerina.

 

Nello specifico, dai rilevamenti sui tratti ciclopedonali nella vicina costa slovena attraverso dei contatori numerici, sono stati rilevati 345.000 passaggi di ciclisti lungo il tratto costiero da Koper-Capodistria a Isola-Izola e 105.000 nel tratto interno tra Isola e Portoroz-Portorose nei pressi della galleria Valeta.

(Dati divulgati nel report Euro Velo 8 diffuso a fine stagione a Koper-Capodistria)

In questi dati evidentemente non c’è discriminazione tra ciclisti sportivi abituali o residenti e cicloturisti di passaggio.

I passaggi a bordo delle motonavi di linea che fanno servizio tra Trieste e Muggia segnano più di 4.000 passaggi/anno. Anche la linea stagionale Trieste-Grado segna un maggior accesso di biciclette a bordo rispetto al 2017.

Il 2018 ha registrato rispetto all’anno precedente un aumento del 10% nei flussi anche sulla Ciclovia Alpe Adria, ormai quasi del tutto completata nel tratto nord-sud, rilevato grazie a una tecnologia made in Fvg di laser-scanner portando i numeri dei passaggi a quasi 80.000 persone.

I numeri forniti da uno dei maggiori operatori turistici italiano (GiroLibero) portano a circa 2.000 il numero dei loro clienti che hanno acquistato un pacchetto nel 2018 che prevede il passaggio sul nostro territorio.

Attraverso una analisi più approfondita, in considerazione di altri segnali e dati dei pernottamenti, possiamo rilevare che rimane ancora ridotta (seppure in aumento) la percentuale di coloro che soggiornano uno più giorni sul territorio.

Questo raffigura sostanzialmente che il nostro territorio è oggetto di transito piuttosto che di stazionamento.

Va considerato che oltre l’80% dei cicloturisti prende la direzione sud (Slovenia-Istria). Solo una parte (stimabile intorno al 20%) soggiorna almeno una notte sul territorio, un buon numero invece, pur partendo da Muggia o giungendovi in bicicletta, non sempre raggiunge il centro cittadino.

A margine, è interessante stimare l’impatto economico sulla città, calcolando le spese medie giornaliere dei cicloturisti, le permanenze medie in città e aggiungendo a queste gli effetti indiretti e indotti dall’aumento di spesa sul territorio con un beneficio diretto per tutta la comunità. Tali stime, in relazione ai numeri rilevati e al numero dei pernotti, porterebbero ad un volume economico diretto medio annuale non inferiore ai 950.000 euro.

Rilevando infine i segnali di feedback dei T.O. e delle persone che hanno scoperto per la prima volta in bicicletta il nostro territorio, i dati riportano un alto gradimento dell’esperienza, manifestando la volontà di ritorno in futuro.

Dalla lettura dei dati generali si può rilevare che, anche nel segmento escursionistico del trekking (nello specifico quello afferente l’Alpe Adria Trail), vi è stata una sensibile crescita nei numeri determinando un aumento complessivo del flusso del turismo itinerante e attivo sulla penisola muggesana stimabile in alcune migliaia di presenze/anno.

 

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